Negli ultimi tempi, molti risparmiatori si sono trovati disorientati a causa delle tensioni sui mercati, soprattutto dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e il crollo di Credit Suisse. In questo scenario, alcuni esperti consigliano ai risparmiatori di non farsi prendere dal panico e di avere un portafoglio di investimenti ben diversificato. Questo consiglio, peraltro, vale sempre, non solo in periodi di crisi.
Il rialzo dei tassi della BCE, invece, avrà un effetto diretto sui mutui e sugli investimenti per le imprese, entrambi destinati a diventare più costosi. Inoltre, l’inflazione rappresenta un rischio significativo, per cui gli investimenti che sono meno esposti a questo rischio sono da preferire. In particolare, le obbligazioni indicizzate sono un’opzione più sicura rispetto a quelle a tasso fisso.
Mantenere i titoli di Stato fino alla scadenza è generalmente una scelta conveniente, sempre che non si abbia bisogno di liquidità nel breve termine. Tuttavia, quando il mercato va giù, ci sono maggiori rischi da assumersi, e questi rischi vanno valutati attentamente in base alle proprie esigenze e alla propria situazione finanziaria.
La diversificazione del portafoglio è un aspetto importante da considerare in ogni periodo. Ad esempio, investire solo nella proprietà immobiliare non è generalmente una buona idea, in quanto si tratta di un bene concentrato che potrebbe rappresentare un rischio significativo.
Inoltre, gli esperti avvertono che gli effetti delle politiche monetarie si vedono a medio-lungo termine. Sebbene gli effetti a brevissimo termine siano limitati, il rialzo dei tassi della BCE potrebbe influire sulla domanda e rallentare l’economia. Da un lato, l’effetto negativo sui consumatori e sulle imprese sarebbe dovuto ai maggiori costi dei mutui e degli investimenti, dall’altro, una riduzione dei prezzi potrebbe aiutare a recuperare il potere d’acquisto.
Infine, l’evoluzione del tasso di cambio euro-dollaro dipenderà dalle scelte della BCE e della Fed, entrambe impegnate a sostenere le rispettive economie. Se i tassi di cambio rimarranno costanti, la situazione rimarrà sotto controllo. Al contrario, se i due enti si muoveranno in direzioni diverse, potremmo assistere a un apprezzamento o deprezzamento importante dell’euro.