Miniere di metalli green: l’Europa deve fare di più

L’Europa è ricca di risorse minerarie, ma le miniere che le estraggono sono in declino e molte producono ancora carbone, il combustibile più inquinante. Mancano quasi completamente i metalli “green”, che diventeranno sempre più importanti per sostenere la transizione energetica e ridurre la dipendenza dalla Cina.

La Commissione Europea ha stabilito l’obiettivo di produrre autonomamente il 10% del fabbisogno di materiali critici entro il 2030, ma per ora in Europa non viene estratto nemmeno un grammo di terre rare, di cui Pechino ha un monopolio quasi assoluto.

Inoltre, la produzione di litio è molto bassa, mentre l’Europa conta per meno dell’1% della produzione mineraria globale di cobalto, che deve essere importato in quantità significative. Anche i metalli tradizionali come il rame, il nickel e lo zinco, che sono necessari per la decarbonizzazione, rischiano di diventare scarsi, e il declino delle vecchie miniere non verrà compensato dai nuovi progetti.

È importante sviluppare la produzione dei metalli green, non solo per garantire una transizione energetica sostenibile, ma anche per evitare la dipendenza da fornitori esterni e possibili carenze di materie prime in futuro. Tuttavia, i progetti per la produzione di questi metalli spesso restano sulla carta.

La soluzione potrebbe essere una maggiore attenzione da parte della Commissione Europea e degli investitori alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie che permettano di estrarre e raffinare i metalli in modo sostenibile. Inoltre, potrebbero essere incentivati maggiormente i progetti che mirano a riciclare i metalli da fonti alternative, come batterie esauste e rifiuti elettronici.

Se la transizione verde procederà davvero a grandi passi, come previsto dalla tabella di marcia dell’UE, le materie prime potrebbero diventare un problema ancora più serio di quanto sperimentato finora. La decarbonizzazione riduce l’uso dei combustibili fossili, ma aumenta notevolmente il consumo di metalli. I metalli “tradizionali”, non inseriti nella lista dei materiali critici, potrebbero causare problemi se la produzione non aumenterà.

La produzione mineraria pianificata in Europa per il rame, il nickel e lo zinco non compenserà il declino delle vecchie miniere e non fornirà una crescita significativa della produzione. Questo ha spinto molti a progettare l’aumento della produzione di metalli “green”. Inoltre, la ricerca di materiali sostitutivi potrebbe essere una soluzione.

L’Europa deve sviluppare la produzione di metalli “green”, aumentare la produzione mineraria e promuovere la ricerca di materiali sostitutivi. La decarbonizzazione è necessaria, ma l’Europa deve evitare di diventare dipendente da fornitori esteri per i materiali critici. È importante affrontare questo problema prima che il consumo di metalli superi la produzione e le materie prime diventino scarse.