Nel 2024, il mercato del gas naturale ha vissuto dinamiche complesse, influenzate da fattori geopolitici, climatici ed economici. Analizzando i dati dell’anno in corso e confrontandoli con le previsioni, emergono alcuni trend chiave per comprendere l’andamento attuale e stimare i possibili sviluppi nel 2025 e oltre.
L’andamento del gas nel 2024
- Prezzi stabili ma superiori ai livelli pre-crisi: Durante il 2024, il prezzo del gas naturale in Europa si è attestato tra i 50 e i 60 €/MWh, leggermente in rialzo rispetto al 2023 ma inferiore ai picchi record del 2022. Questa stabilità relativa è stata favorita da strategie di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, come l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti e dal Qatar.
- Geopolitica e tensioni regionali: Eventi geopolitici, come il conflitto tra Israele e Hamas, hanno spinto il prezzo del gas verso l’alto, a causa del timore di interruzioni delle forniture dal Medio Oriente. Allo stesso tempo, la guerra in Ucraina continua a limitare l’accesso al gas russo.
- Domanda e offerta: Nonostante un aumento della domanda energetica durante i mesi invernali, l’Europa ha beneficiato di riserve di gas ben riempite, mitigando l’impatto delle oscillazioni di mercato. Tuttavia, i costi rimangono elevati rispetto al periodo pre-pandemico, in parte a causa delle politiche climatiche che penalizzano l’uso di combustibili fossili.
Le cause principali del trend
- Transizione energetica: Le normative UE hanno introdotto maggiori tasse sulle emissioni e incentivi per le rinnovabili, rendendo più costoso il gas fossile.
- Fattori climatici: Un inverno più rigido del previsto potrebbe aumentare la domanda di gas, facendo lievitare i prezzi.
- Conflitti geopolitici: La persistenza delle tensioni in Ucraina e Medio Oriente ha creato un ambiente di incertezza, aggravando la volatilità dei prezzi.
Prospettive per il 2025 e oltre
- Riduzione dei prezzi in Europa: Si prevede che il costo del gas naturale europeo (benchmark TTF) scenderà progressivamente, raggiungendo circa 30 €/MWh entro la fine del 2026. Questa discesa sarà favorita dalla crescita delle rinnovabili e dalla stabilizzazione delle forniture di GNL.
- USA e Asia: Negli Stati Uniti, il prezzo del gas dovrebbe aumentare leggermente, spinto da una maggiore domanda interna. In Asia, invece, si prospetta una stabilità dei prezzi, seguita da un lieve calo dovuto alla competizione con il mercato europeo.
- Lungo termine (2026-2030): Gli investimenti in tecnologie green e infrastrutture per l’idrogeno potrebbero ridurre ulteriormente la dipendenza dal gas, portando a un ribasso strutturale dei prezzi. Tuttavia, eventuali nuove crisi geopolitiche o disastri naturali potrebbero alterare questo scenario ottimistico.
L’andamento del gas nei prossimi anni sarà influenzato da una combinazione di fattori tecnologici, politici ed economici. Sebbene il trend generale sembri favorire una riduzione dei prezzi in Europa, l’incertezza geopolitica e le sfide della transizione energetica richiederanno una pianificazione attenta sia da parte dei governi che dei consumatori.