La Russia tra crescita economica e sfide inflazionistiche nel 2024

La Russia si trova in un momento di transizione economica complesso, caratterizzato da una crescita sorprendentemente robusta, accompagnata però da preoccupazioni significative legate all’inflazione e agli squilibri strutturali. Secondo le ultime proiezioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il prodotto interno lordo (PIL) russo dovrebbe crescere del 3,6% nel 2024, un aumento rispetto alla previsione precedente del 3,2%. Questa dinamica positiva è alimentata principalmente da un massiccio incremento della spesa pubblica, particolarmente indirizzata al settore della difesa, in un contesto di conflitto prolungato con l’Ucraina.

Nonostante le sanzioni internazionali e le difficoltà logistiche imposte dai partner occidentali, l’economia russa sembra aver trovato stabilità in un modello di sviluppo sostenuto dalla spesa pubblica. I dati ufficiali riportano che nel primo semestre del 2024 il PIL ha registrato una crescita provvisoria del 4,6%, secondo il servizio statistico statale russo (Rosstat). Questo risultato è stato attribuito a politiche fiscali aggressive e ad un’espansione delle industrie legate alla produzione bellica.

Inflazione e tassi d’interesse: una doppia sfida

Se da un lato la crescita è sostenuta da fattori straordinari, dall’altro il sistema economico deve fare i conti con un’inflazione persistente. A settembre 2024, l’inflazione è salita all’8,6%, rispetto al 7,5% di agosto, spingendo la Banca Centrale Russa ad aumentare il tasso di interesse chiave al 19%. Questo livello elevato di tassi riflette i tentativi dell’istituto centrale di contenere le pressioni inflazionistiche, ma rappresenta anche un freno potenziale per la crescita futura.

Nel mese di dicembre, si attende un ulteriore aumento dei tassi da parte della Banca Centrale, con previsioni che ipotizzano una soglia del 21%. Tale misura mira a contrastare le aspettative inflazionistiche e a prevenire instabilità sui mercati finanziari. Tuttavia, l’effetto cumulativo di tassi così alti rischia di ridurre gli investimenti privati e di comprimere i consumi interni, due fattori fondamentali per un’espansione economica sostenibile.

Occupazione e squilibri strutturali

Nonostante il contesto inflazionistico, il mercato del lavoro russo si trova in una situazione inedita di quasi piena occupazione, con un tasso di disoccupazione del 2,4%, tra i più bassi mai registrati. Questa dinamica, se da un lato è positiva, dall’altro rappresenta un ostacolo per le prospettive di crescita a lungo termine, come sottolineato dallo stesso presidente Vladimir Putin. La carenza di forza lavoro, unita ad una pressione salariale crescente, potrebbe infatti alimentare ulteriormente l’inflazione.

La spesa pubblica, che rappresenta ormai il motore principale dell’economia russa, rischia di rendere il sistema vulnerabile a eventuali shock futuri. Il budget previsto per il 2024 include un aumento del 30% per la spesa militare, raggiungendo i 145 miliardi di dollari, una cifra che costituisce circa il 40% della spesa pubblica complessiva.

Prospettive e rischi

Mentre la Russia dimostra una resilienza notevole, grazie anche a risorse energetiche strategiche e a una pianificazione fiscale mirata, il suo modello economico appare fortemente dipendente da fattori non sostenibili nel lungo termine. La centralità della spesa militare e il ricorso a misure monetarie restrittive potrebbero esacerbare gli squilibri interni, soprattutto in caso di ulteriori pressioni esterne o di un calo della domanda globale per le esportazioni russe.

Le prossime decisioni della Banca Centrale e del governo saranno fondamentali per delineare il futuro economico del Paese. Se da un lato appare necessario ridurre l’inflazione, dall’altro è imprescindibile diversificare le fonti di crescita, puntando su settori ad alto valore aggiunto e promuovendo investimenti in infrastrutture civili.

La Russia sta attraversando un periodo di forte dinamismo economico, con risultati che sorprendono gli osservatori internazionali, ma che nascondono sfide significative. Gli alti livelli di spesa pubblica e la politica monetaria restrittiva riflettono le difficoltà di mantenere un equilibrio tra crescita e stabilità. Nel contesto geopolitico attuale, le scelte economiche di Mosca avranno ripercussioni non solo a livello interno, ma anche sulla scena globale.