Il prezzo dei future del petrolio è in caduta libera alla borsa di New York, con una diminuzione del 38% rispetto al massimo raggiunto a giugno 2022. La causa principale di questa diminuzione del prezzo è da ricercarsi nell’aumento delle preoccupazioni per la diminuzione della domanda. A ciò si aggiunge la situazione economica globale, con le banche centrali che cercano di contenere l’inflazione e la previsione di una diminuzione della crescita economica della Cina.
La recente decisione dell’OPEC di ridurre la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno a partire da novembre ha ulteriormente aumentato l’incertezza sul futuro del prezzo dei future del petrolio. I future del petrolio RBOB per la benzina vengono scambiati al NYMEX, parte del CME Group, e rappresentano un accordo legale per acquistare un’attività ad un prezzo prestabilito e pagarla in un secondo momento.
La benzina rappresenta la maggior parte dei prodotti petroliferi. Il 40% – 45% di un barile di petrolio viene trasformato in benzina, mentre il resto in altri prodotti, tra cui diesel e carburante per aerei. La benzina riformulata rappresenta il 25% delle benzine vendute negli Stati Uniti, in quanto brucia in modo più pulito e riduce l’inquinamento dell’aria.
Il prezzo della benzina è caduto ai minimi storici di circa 0,50 dollari per gallone nel marzo 2020, a causa delle restrizioni legate alla pandemia di COVID-19. Nel 2021, i prezzi dei future sono aumentati del 52% dopo una diminuzione del 9% nel 2020. Il rialzo è continuato nel 2022 dopo l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio.
A marzo 2022, i future sono saliti a un nuovo massimo storico di 3,83 dollari per gallone. L’aumento è stato causato dalla combinazione di una forte domanda, la riduzione della capacità globale di raffinazione e i prezzi elevati del petrolio greggio, aumentati a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Inoltre, la riduzione delle esportazioni russe di prodotti petroliferi a seguito delle sanzioni imposte per l’invasione dell’Ucraina ha aumentato il prezzo della benzina.
Infine, il crack spread, la differenza tra il prezzo dei prodotti petroliferi e quello del petrolio greggio, è stato il principale fattore di aumento dei prezzi al dettaglio del carburante. Secondo l’Agenzia per l’energia statunitense, il crack spread può essere utilizzato per determinare il valore relativo dei vari prodotti petroliferi da raffinare e può aumentare o diminuire a seconda del periodo dell’anno e delle condizioni di mercato.
Il prezzo dei futures della benzina ha subito una flessione rispetto ai massimi raggiunti a giugno, scendendo a meno di $3/gal ad agosto. Ciò è dovuto alla caduta dei prezzi del petrolio greggio, che sono tornati sotto i $90 al barile, in seguito alle aspettative di una domanda debole a causa della recessione globale imminente.
La recessione è stata accentuata dalla decisione delle banche centrali delle economie avanzate di continuare con l’aumento dei tassi d’interesse per controllare l’inflazione. L’incertezza nel mercato petrolifero è aumentata dopo la decisione dell’OPEC di ridurre la produzione di 2 milioni di barili al giorno a causa della domanda in calo.
Tuttavia, l’annuncio dell’OPEC ha momentaneamente spinto i prezzi dei futures della benzina a $2.7/gal il 12 ottobre, prima di ritornare sotto i $95 a causa del rallentamento della domanda globale di petrolio. Secondo TradingEconomics, i futures della benzina potrebbero scendere a $2.88/gal alla fine del quarto trimestre e salire a $3.26 in 12 mesi, mentre Fitch Solutions prevede che il prezzo medio della benzina si attesterà a $3.20/gal nel 2022, ma diminuirà a $2.90/gal nel 2023 a causa della debole domanda.
Nonostante l’abbassamento dei prezzi, il mercato globale del petrolio rimarrà volatile e influenzato da fattori economici e di fornitura. Le previsioni dei prezzi dei futures della benzina da parte degli analisti e dei servizi di previsione potrebbero essere sbagliate e non dovrebbero sostituire una ricerca autonoma e la dovuta diligenza prima di investire.