Italia 2024: il PIL rallenta ma il lavoro resiste, le famiglie risparmiano

Le prospettive economiche dell’Italia per il 2024 delineano un quadro complesso, caratterizzato da un rallentamento della crescita, ma con segnali positivi sul fronte dell’occupazione e del risparmio. Secondo le previsioni di Prometeia, il PIL italiano si attesterà a un +0,4% nel 2024, in linea con la media dell’Eurozona, un dato inferiore rispetto al +0,7% del 2023. Questo rallentamento riflette un’economia che, sebbene sia stata in grado di recuperare dai livelli pre-pandemia, continua a essere frenata da fattori strutturali e congiunturali, tra cui un elevato debito pubblico e consumi in calo negli ultimi trimestri​.

Debito pubblico e PNRR: ostacoli e leve di crescita

Il debito pubblico rimane una delle principali sfide per l’economia italiana. Tuttavia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una leva fondamentale per stimolare investimenti e innovazione. Se ben implementato, il PNRR potrebbe contribuire a migliorare la competitività del Paese e sostenere una ripresa più solida nei prossimi anni​.

Occupazione e risparmio: segnali di resilienza

Nonostante il rallentamento del PIL, il mercato del lavoro italiano mostra una certa resilienza. Nel 2024, il numero degli occupati dovrebbe essere superiore del 2,9% rispetto al 2019, con un incremento di 745.000 unità. Parallelamente, il risparmio finanziario delle famiglie è cresciuto significativamente, raggiungendo un aumento complessivo di 160 miliardi di euro rispetto al periodo pre-pandemia. Questi risultati indicano una base più solida su cui costruire la ripresa​.

Fattori internazionali e inflazione

A livello globale, l’Italia è influenzata dalle dinamiche economiche e politiche internazionali, tra cui i conflitti geopolitici e le fluttuazioni del mercato energetico. L’inflazione, che rimane una preoccupazione per molte economie, dovrebbe rallentare al 2,1% nel 2024, offrendo un po’ di sollievo ai consumatori e alle imprese. Tuttavia, l’inflazione di fondo (“core inflation”) è prevista al 2,5%, un livello che continua a pesare sui consumi interni​.

L’Italia si trova a un bivio importante: mentre il 2024 si preannuncia come un anno di crescita moderata, le riforme strutturali e un’efficace implementazione del PNRR potrebbero trasformare le attuali sfide in opportunità. Gli sviluppi futuri dipenderanno in gran parte dalla capacità del governo di affrontare il debito pubblico e stimolare investimenti in settori strategici.