Il 58° Rapporto CENSIS: Un’analisi critica della situazione sociale ed economica dell’Italia nel 2024

Il 58° Rapporto CENSIS del 2024 fornisce uno spaccato impietoso della situazione socio-economica dell’Italia, descrivendo un Paese intrappolato in una “sindrome italiana” che mescola stagnazione e resilienza. In questo articolo, esploreremo i principali temi emersi dal rapporto, mettendo in evidenza le sfide più urgenti che il paese si trova ad affrontare.

La “Sindrome Italiana”: Galleggiamento tra Mediocrità e Stagnazione

Il concetto di “sindrome italiana” è centrale nel rapporto CENSIS, descrivendo un Paese che evita i disastri economici ma che non riesce a progredire significativamente. L’Italia, pur mostrando segni positivi come l’aumento dell’occupazione e del turismo, vive in una continua medietà. Il rapporto sottolinea come il ceto medio stia subendo una contrazione del reddito del 7% rispetto a vent’anni fa, facendo emergere una crescente difficoltà nell’affermarsi nella società. La mancanza di slanci positivi nei momenti favorevoli, insieme alla persistenza di situazioni problematiche, impedisce al Paese di rinnovarsi e di affrontare adeguatamente le sfide economiche globali​.

Il Welfare in Crisi: Privatizzazione e Incertezze

Un altro aspetto critico emerso dal rapporto riguarda il sistema di welfare. Con l’aumento della spesa privata (+23% rispetto al +7,6% della spesa pubblica), l’Italia sta assistendo a una privatizzazione dei servizi. La percezione diffusa tra la popolazione è che la protezione sociale offerta dallo Stato si stia progressivamente riducendo, creando un divario crescente tra le politiche di welfare per i ceti più ricchi e quelli per i più vulnerabili. Questo cambiamento epocale minaccia di erodere le tutele fondamentali, particolarmente per le generazioni più giovani, che si trovano a fronteggiare una crescente precarietà​.

La Questione Migratoria e le Tensioni Identitarie

Il rapporto CENSIS dedica ampio spazio anche al tema della migrazione e delle sfide identitarie che stanno plasmando la società italiana. Oltre la metà degli italiani (57,4%) si sente minacciata dagli stili di vita dei migranti, segnalando una crescente polarizzazione e un’insicurezza sociale legata ai flussi migratori. Le tensioni identitarie sembrano sostituire le tradizionali divisioni di classe, influenzando negativamente il dibattito pubblico e alimentando sentimenti di xenofobia e paura verso l’alterità. Il rapporto suggerisce che queste preoccupazioni stiano minando la coesione sociale, con effetti che si riflettono anche sulle politiche pubbliche​.

L’Evoluzione del Mercato del Lavoro: Più Occupazione, Ma Meno Potere d’Acquisto

Anche se la disoccupazione è in calo, il rapporto evidenzia una significativa disconnessione tra il numero di occupati e la qualità del lavoro. Molti dei posti di lavoro creati negli ultimi anni sono precari e mal retribuiti, alimentando la sensazione di insicurezza economica tra le giovani generazioni. La diminuzione del potere d’acquisto si unisce a questo quadro, con una stagnazione dei salari che continua a limitare la capacità delle famiglie di sostenere il proprio tenore di vita. In un contesto simile, la disuguaglianza sociale continua ad aumentare, con ampi settori della popolazione che non vedono miglioramenti nelle loro condizioni economiche.

Le Sfide per le Future Generazioni: Un Paese Sempre Più Precarizzato

Le generazioni più giovani, in particolare, si trovano a dover fare i conti con una situazione economica complessa e incerta. Il rendimento scolastico e l’accesso al lavoro sono condizioni che contribuiscono a creare una divisione tra chi ha le competenze per affermarsi nel mondo del lavoro e chi resta emarginato. Il rapporto sottolinea la difficoltà di molti giovani nell’inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro, con pochi spazi per il miglioramento delle proprie condizioni economiche. Questo fenomeno, unito alla difficoltà di accesso alla casa e alla crescente precarietà, rischia di compromettere la capacità di sviluppo e di crescita del Paese​.

Conclusione: Un Paese Bloccato tra Resilienza e Mancanza di Progresso

Il Rapporto CENSIS del 2024 ci restituisce un’Italia in stallo, capace di evitare i peggiori disastri ma incapace di generare uno slancio positivo. La crisi del ceto medio, la crescita delle disuguaglianze, e la fragilità del welfare sono solo alcune delle criticità che definiscono il Paese. Sebbene l’Italia continui a galleggiare senza sfociare in crisi violente, il rapporto evidenzia la necessità di una riforma profonda del sistema socio-economico, che possa davvero rispondere alle sfide future. Per uscire dalla “sindrome italiana”, l’Italia dovrà trovare il coraggio di intraprendere un cammino di cambiamento strutturale che guardi non solo alla stabilità, ma anche alla crescita e innovazione.