L’ultimo rapporto OCSE sull’Italia, rilasciato nel dicembre 2024, fornisce un’analisi approfondita delle attuali sfide e delle prospettive economiche del Paese. La crescita del PIL per il 2024 è stata rivista al ribasso, ora prevista allo 0,5%, con un leggero miglioramento nel 2025 (+0,9%) e una graduale accelerazione nel 2026 (+1,2%).
Una delle principali preoccupazioni sollevate dall’OCSE riguarda il debito pubblico, che continua a rimanere elevato. Nel 2024, il rapporto debito/PIL è previsto al 135,2%, con una leggera riduzione prevista per i prossimi anni. Tuttavia, l’OCSE sottolinea la necessità di un consolidamento delle finanze pubbliche per mantenere il debito su un percorso più sostenibile. Questo obiettivo richiederà misure aggiuntive, come riduzioni della spesa o aumenti delle imposte.
In questo contesto, il governo italiano sta cercando di bilanciare la prudenza fiscale con la necessità di stimolare la crescita. Le politiche fiscali, comprese le espansioni degli investimenti pubblici legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono viste positivamente, ma l’OCSE avverte che queste azioni dovranno essere accompagnate da misure compensatorie per evitare impatti negativi sui conti pubblici.
Un altro aspetto trattato nel rapporto è il rischio di una contrazione più marcata degli investimenti nel settore immobiliare residenziale, a causa della fine degli incentivi, come il Superbonus, e della possibile riduzione della domanda per le esportazioni.
In sintesi, l’OCSE evidenzia che, pur in presenza di una crescita moderata e un miglioramento graduale delle finanze pubbliche, l’Italia dovrà affrontare sfide significative nei prossimi anni, tra cui il debito elevato e l’adattamento alle transizioni ecologica e digitale.